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Italia 1920 le belle époque . 2 il magnate del grasso - quinto capitolo -
di gilso
18.04.2022 |
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"Disse la contessa Pisani facendo la parte..."
I tre ragazzi erano sporchi ed i loro vestiti logori in quella prima parte dei sotterranei dove tutto luccicava e dove i due fratelli Marco e Francesco li attendavano di fronte alla tinozza .Ora ragazzi miei per prima cosa dovete fare il bagno , spogliatevi ed entrate in quella tinozza .
Disse la contessa indicando loro un grande mastello di fronte al camino acceso .
Per niente imbarazzati i tre ragazzi si denudarono ed avvinghiati uno all'altro si misero in piedi in mezzo a quella tinozza già contenente dell'acqua , Marco e Francesco aggiunsero dell'altra acqua calda e fredda tanto da raggiungere il grado voluto ed il bordo del mastello poi se ne andarono , restarono solo Filippo il maggiordomo e la contessa a godersi quello spettacolo di giovinezza .
Quella Donna già con un nodo alla gola dall'emozione nel vedere quei corpicini nudi li volle lavare lei , prese un grembiule bianco da cameriera se lo indossò poi con un pezzo di sapone in mano si avvicinò alla prima ragazzina , ad Anna la biondina di tredici anni .
Gli lavò accuratamente le tettine già sviluppate gustandosi la loro morbidezza poi le passò con la mano insaponata varie volte in mezzo alle gambe facendola eccitare , la fece girare le massaggiò le natiche con la mano insaponata poi le lavò i capelli .
Questa è pronta !
Disse la contessa al maggiordomo Filippo che non stava più nella pelle .
La fece uscire dalla tinozza e la indirizzò verso di lui che la attendeva seduto con un grande asciugamano disteso fra le mani .
Filippo le asciugò per bene la piccola figa le belle tettine poi non resistendo gli baciò i capezzoli eccitati e a malincuore la mandò a sedersi di fronte al camino a farsi asciugare i capelli .
Non avevano pudore quei ragazzi , si lasciavano toccare .
Toccò a Francesca la più piccola a farsi lavare dalla contessa , a farsi lavare i capelli e tutto il resto per poi passare nelle mani di Filippo che la attendeva a braccia aperte desideroso di assaggiare anche il suo di seno : anche se appena si notava data la giovane età .
Come ultimo toccò a Cesare ad essere lavato dalla contessa .
In ginocchio di fronte a quel giovane Uomo col viso a poca distanza dal suo piccolo cazzo quella Donna affamata di sesso si struggeva al tocco della sua mano insaponata , gli stringeva le palle , lo mungeva , gli passava la mano in mezzo alle natiche vedendogli il cazzo che gli si induriva sempre più .
Bello !! bellissimo !! sei tutto da baciare disse quella Donna a quel ragazzino di quattordici anni in piedi di fronte a lei col cazzo che le sfiorava la faccia .
Si avvicinò a quella cappella paonazza , questo dovuto sia dal calore dell'acqua che all'eccitazione e se la baciò sulla punta , poi lo mandò fra le braccia di Filippo che quasi con la bava alla bocca lo aspettava .
Filippo lo accolse in mezzo alle sue gambe aperte come aveva fatto con le due ragazzine asciugandolo col suo piccolo cazzo eccitato che gli puntava la faccia poi non resistendo alla tentazione di quella fresca innocenza lo baciò .
Lo baciò sulla cappella con piccoli contatti delle labbra sentendo le sue vibrazioni poi lo lasciò , non voleva andare oltre dato che non era programmato dalla contessa , lo mandò anch'egli a prendere posto vicino al camino .
Vedo che siete molto svegli ragazzi , sappiate che con me potrete fare dei bei soldi , dipende solo da voi , questa sera verrà a trovarci un mio caro amico , un amico speciale e se voi sarete in grado di accontentarlo facendovi baciare e toccare da lui vi garantisco un regalo e la possibilità di lavorare per me in futuro .
Dovrete fare tutto quello che vi dirò io ed ubbidire a tutte le sue richieste ve la sentite ?
I ragazzi che vicino al camino si stavano asciugando al suo fuoco senza tentennamenti accettarono dicendo : è da tempo che i grandi giocano con noi , siamo abituati .
Tutti erano svezzati pensò allora la contessa Pisani .
Ci aveva visto giusto nel pensare che in quei luoghi di basso ceto sociale ci si poteva avvalere di ragazzini per pratiche sessuali .
Mettetevi queste tuniche e seguitemi , disse la contessa allungando loro degli accappatoi bianchi , aprì il fatidico portoncino che divideva i due locali e li introdusse in quel luogo tetro illuminato solo da candele , ceri , e fuochi del camino .
L'atmosfera cambiò radicalmente , dallo sfavillio di luci che vi erano nella prima parte dei sotterranei passarono alla penombra del secondo locale dove a malapena si vedevano strumenti di tortura che neanche loro immaginavano esistessero .
Celle , gabbie , fruste ed altri strumenti di tortura che man mano affiorarono ai loro occhi facendoli rabbrividire .
Non preoccupatevi , non abbiate paura è solo un gioco , non vi sarà fatto alcun male ve lo prometto .
Ora andiamo che è quasi ora di cena , ho voluto farvi vedere questo locale per prepararvi mentalmente ai giochi che andremo a fare .
Disse la contessa accorgendosi del disagio trapelato dai ragazzi .
Nel loro accappatoio bianco seduti sui morbidi divani che vi erano nella prima parte dei sotterranei si godettero una cenetta fatta di arrosti e patate , da bere , una specie di intruglio che sapeva di arance e limone .
Bevanda preparata precedentemente da Filippo con aggiunta di una miscela di erbe che avrebbe provocato loro un'eccitazione sempre più crescente .
Le cose si mettevano bene per quella nuova avventura pensò la contessa nel vederli mangiare di gusto .
Erano le dieci di sera quando il commerciante del grasso arrivò alla villa guidato da Filippo che era andato a prenderlo all'albergo , lo portò giù nei sotterranei e lo fece accomodare su di un divano .
Il locale era vuoto .
Mettetevi comodo signore e se posso servirvi da bere non fate complimenti , disse il maggiordomo .
Vorrei una bottiglia di sciampagne ghiacciata se è possibile , disse il grasso Uomo stravaccato sul divano in ammirazione del luogo di alta classe .
Certamente disse Filippo , la porto subito .
Poco dopo Gianni il magnate del grasso con la sua bevanda preferita a solleticargli il palato gli chiese di quali nuove avventure avrebbe vissuto quella sera .
Mi segua ! disse secco il maggiordomo .
Filippo aprì il portoncino che divideva i due locali e fece entrare Gianni in quel buio sotterraneo dove i suoi occhi non videro da subito l'intero sito ben definito , ma solo ombre
Da prima notò aiutato dalla luce del camino acceso un giovane corpo nudo disteso su di un tavolo , poi avvicinandosi si accorse con un brivido alla schiena che quel corpo era di un ragazzino , un ragazzino bloccato sia alle caviglie che ai polsi da anelli fissati ai quattro angoli del tavolo .
Altra visione , altro fremito .
Per terra a poca distanza del tavolo un culetto nudo sporgeva verso di lui .
Era quello di Francesca , la ragazzina di tredici anni messa alla gogna .
Oramai in grado di vedere in quell'oscurità studiata per creare un'atmosfera di mistero notò anche un'altra persona , una Donna alta vestita solo di un corpetto di seta nero che le faceva anche da reggicalze : sugli occhi una mascherina nera .
Spero che rimanga soddisfatto dei nostri servigi signore .
Disse la contessa Pisani facendo la parte .
Certamente vedendo questo preludio magnifico .
Rispose Gianni abbassandosi a toccare il fondoschiena della ragazzina imprigionata alla gogna .
Si inginocchiò a fatica dietro di lei le separò con le sue grasse mani le natiche mettendole in primo piano l'ano poi lo baciò , ne sentì il profumo , poi lo leccò .
Lo leccò a lungo facendo fremere quella ragazzina che con piccoli gemiti partecipava al suo piacere dimenando il culo poi , sempre chino a quattro zampe , volle vedere il il suo viso .
Andò vicino alla sua testa bloccata dalla gogna e quando vide che era poco più di una bambina se ne innamorò baciandola ripetutamente sulle labbra .
Le diede un ultimo bacio sulla fronte poi si alzò si denudo e si avvicinò al tavolo dove vi era bloccato a braccia e gambe aperte il ragazzino che in parte eccitato della situazione , in parte eccitato dalla bevanda bevuta poco prima durante la cena , svettava il suo cazzetto verso l'alto in attesa di carezze .
Si avvicinò al suo giovane viso lo baciò fuggente sulle labbra poi passò ai suoi capezzoli sfiorandoli con le labbra , li succhiò poi passò a baciare le sue palle .
Era in paradiso il magnate del grasso .
A bocca spalancata si fece sparire dentro il piccolo cazzo gocciolante per poi risucchiarselo nel cervello , lo menò con le sue grasse mani , lo succhiò avido di piacere per qualche minuto poi ritornò a riabbassarsi per leccare di nuovo quel culetto alla gogna .
Mentre con la punta della lingua frugava Francesca mise a fuoco guardando oltre la gogna vedendo il corpo di Anna bloccata alla ruota , si alzò , andò da lei ed entusiasta delle sue tettine adolescenziali se le baciò con ardore .
Le succhiò fino a farle male poi le fece fare alcuni giri di ruota fermandola a testa in giù . la leccò in mezzo alle gambe aperte assaporandone gli umori poi le leccò la figa con passione col cazzo che premeva sulle sue tette .
La contessa eccitata nel vedere quelle scene volle che Filippo le sciogliesse i lacci dietro alla schiena del corpetto in modo da denudarsi il seno .
Filippo che di statura era molto piccolo e che gli arrivava con la faccia alle tette le andò dietro le slacciò l'indumento poi le slacciò i fermagli che le tenevano su le calze di seta nere e si alzò .
Succhiami le tette !!
Disse la Donna al suo servitore mentre dall'alto della sua testa si godeva lo spettacolo .
Filippo felice e segretamente innamorato di quella Donna da sempre la fece impazzire succhiandogli quelle tette cadenti come fossero frutti succosi , le succhiò i capezzoli come un neonato affamato poi scese a baciarle il ventre , si mise in ginocchio ai suoi piedi e la supplicò : la supplicò di dargli la sua figa da leccare .
Sii ! Filippo , dammi il piacere che cerco , fammi godere , disse la contessa aprendo le gambe a figa nuda .
Incitato da quelle parole Filippo si mese sotto di lei ed iniziò a leccarla fino a sentirsi bagnare le labbra dal suo piacere che colava .
Stavano vivendo tutti dei momenti molto intensi , tutti godevano , il grassone roteandosi quei tre corpicini a turno come fosse un banchetto , la contessa colava , Filippo godeva .
Durò un'ora quel gioco , le due ragazzine vennero sulle labbra di Gianni almeno due volte ,
il ragazzino gli venne in bocca nell'ennesimo pompino .
E ora di fare una pausa ! suggerì la contessa riprendendo in mano la situazione .
Gianni approvò .
fine capitolo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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